Generalità. La materia tessile conosciuta sotto il nome di cotone è costituita dalle fibre prodotte dai semi di una pianta dicotiledone appartenente alla famiglia delle Malvacee e che in botanica e denominata Gossy pium. La lunghezza di tale peluria oscilla tra un minimo di 10 m/m ed un massimo di 50.
La pianta del cotone cresce in diverse grandezze: Erbacea, a guisa di Arbusto ed Arborea, a seconda che raggiunge l'altezza da mezzo ad un metro, da uno a due e da due a sei; la più diffusa e redditizia è la sottospecie erbacea. Le foglie sono lungamente picciuolate e lobate; il fiore consta di un calice esterno a tre sepali cuoriformi dentati, ed alla sua base e racchiuso il calice del fiore propriamente detto, foggiato a coppa e finemente dentato. Il suo colore è assai vario, pero generalmente bianco gialliccio con corona rossiccia o rosso porpora.
A sviluppo completo il fiore (frutto) ha la grossezza di una noce e talvolta di una mela ed e diviso in tre, quattro o cinque scomparti, ciascuno dei quali cnntiene da due a sei e talora da otto a nove semi; di modo che un frutto può contenerne da sei a quarantacinque. I semi di color bruno o rosso sono avvolti in un ciuffo di peli, bianchi, grigiastri o giallicci che costituiscono il cotone.
All'epoca della maturazione le capsule si screpolano ed il cotone per la sua elasticità, esce attraverso gli scomparti ed in queste condizioni dev'essere raccolto per evitare, sotto l'azione dei venti, eventuali inutili perdite di fibre.
Dopo raccolte, le fibre vengono liberate dai semi, scelte, imballate e portate all'imbarco.
La pianta del cotone, come coltivazione, e originaria dall' India, dove se ne riscontrano dati sino a 5 secoli a. C. ; esisteva però allo stato selvaggio anche in America. Oggidì la sua coltivazione e principalmente effettuata in America, nelle Indie Occidentali, in Cina, nell'Egitto, in Siria, nel Giappone ed in piccola misura in Italia e Colonie, in Spagna, nella Penisola Balcanica, nella Russia Europea ed in alcune isole dell'Oceania.